lunedì 23 agosto 2010

Le mie clienti - vol. II


Una camera al bacio,
mancava solo una rosa rossa sul cuscino.



Trattamento deluxe.


Pomeriggio torrido di una settimana fa.
Oggi uguale.


L'ora più bollente.
Finisco e voglio una sigaretta,
ma le ho lasciate in macchina
e devo uscire a prenderle.

Pantaloncini da mare e infradito.
Occhiali da sole.
Petto nudo.
Ma l'aria ferma e rovente spinge
chiunque possa verso il mare,
che si scorge per un tratto
tra immondizie e brutte case.

D'inverno guardiamo striscia la velina
e fingiamo di essere del Nord,
ma ad Agosto siamo decisamente a Sud.

Nella canicola la voce consueta della vicina,
izzicheddumè...

Infazzoletta nel suo burka da lutto
(lutto fresco di diec'anni)
mi pare una visione d'altre arabie.

Mi dice che c'è una che cerca...
E sorride un po' imbarazzata.

Una camera. Che altro.

Arriva una macchina nel sole.
Eccola
mi dice la vicina e scompare come visione
da canicole stonate e stontonate.

Si apre lo sportello e appare la cliente.

Altra visione.

Ma cosa mi sono fumato?
O è il caldo?

Ne esce fuori con lunghi capelli
liberi e belli,
occhiali da sole,
sorriso aperto.

Baldanza osservo tra me,
forse a bocca aperta.

Trenta-quaranta.

Seno prospero,
piacevolmente larga sotto i fianchi.

Gonna corta e scarpe col tacco.

Baldanza che si smorza quando mi mette a fuoco.

E quando parla la voce è un po' incrinata.
Forse ora si sente timida e indifesa.

Anch'io sono visione?
Il miraggio di un petto olivastro,
ricciuto e lucido di un velo di sudore?

L'emozione io la contengo
e non solo quella, pure il pancino.

Che al meglio mi miri.

La camera però per lei non c'è.
Siamo al completo.

Ma tornerà forse, mi dice.
Tornerai, ne sono sicuro, penso.
E spero.

Che poi sono ormai svezzato
e oso, che non si sa mai.
Vieni le dico,ti faccio vedere le camere,
due sono pronte ma le devo dare stasera.

Così viene in casa, nell'ora solitaria,
con la visione dal nudo petto.

Le mostro le camere
con gli ampi letti matrimoniali.

Pensiamo, chissà, alla stessa cosa.
Chissà che cosa.

Ma è intimidita e io sono...
svezzato, e non oso oltre.

Quando va via lo sguardo è libero
di osservarle il culo.
Abbondante nella gonna corta.

E' tornata oggi e
mi ha ribeccato nella stessa mise
della volta prima,
fuori degli occhiali da sole.

Repetita juvant.

Anche lei è la stessa,
e sempre emozionata pare.

Chiacchieriamo stavolta.
La chiacchiera di chi vuol scoprire,
vedere se il piacere si rinnova nelle parole,
negli sguardi, nei gesti.

E qui per andare al mare dice e
io ancora una volta ne osservo i contorni rotondi
mentre va via.
Di sicuro sente il mio sguardo caldo
sul suo gran culo.

Nel frattempo le preparo la camera più sontuosa.
Trattamento deluxe.
Anche se manca la rosa sul cuscino.

E chi vivrà vedrà.
Forse un giorno vi dirò.



Ps: Per stavolta niente foto sconce eheheh. Alla prossima volta.

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