martedì 7 settembre 2010

Parlo di Lei

Quanto durerà ancora la maiuscola?

Perché è giunto il momento di affrontare il problema.
Dopo due anni, cazzo.
Che poi mi dico che già lo sapevo da secoli,
prima di fare questo sproposito di coppia anomala.

La bella e il bello.
Che bellini...

Perché Lei l'ho vista sbocciare e crescere,
ammirandola da lontano.

Come molti.

La vedevo sorridermi solare
in rari, beati e casuali incontri
e ne coglievo una profferta
di future delizie.

Come molti, ma senza saperlo.

Sapevo invece che prima o poi sarebbe stata mia.

Ma anche in questo non sono stati pochi
a pensare la stessa cosa
e a vedere avverata la previsione.

Non tutti certo.

Mi era chiaro però e non lo posso negare
che essere il di Lei fidanzato
avesse anche le sue spine.

Spine che oggi sono conficcate nelle mie carni.

Mi rendo conto con pienezza
che per Lei la "solarità"
prevale su tutto
e questo mi sconforta.

Si potrebbe citare il vecchio adagio
sulla bicicletta:
l'hai voluta, sapevi che era così,
ora pedala.

Eppure io continuo a credere che la mia
non sia gelosia.
Posso dire che fin dalla prima volta
mi ha ingolosito il suo modo di essere femmina.
Oltre che un po' atterrito.

Prima di conoscermi fedele non lo era mai stata,
ma Lei dice che da quando sta con me,
a parte quella "cosuccia" iniziale,
niente corna.

Il punto però non è questo,
perché se Lei
si facesse un'avventurosa trombata
con un bel maschio che le piace
a Ushuaia piuttosto che a Timbuctu,
non avrei da ridire,
forse mi ecciterebbe anche.

E occasioni ne avrebbe,
magari senza andare così lontano.

Ciò che non sopporto
è vedere i mosconi, le vespe, le faine
e financo i moscerini che Lei attira,
non scaccia, anzi si coccola.

Che poi le vespe pungano me
per Lei è spiacevole forse,
ma è effetto secondario.

2 commenti:

Erotici Eretici ha detto...

Bel post complimenti, capiamo benissimo cosa intendi, è un percorso che abbiamo scalato anche noi. Alla fine del nostro viaggio però è prevalsa la complicità e il grande amore che ci unisce consentendoci di trasformare mosconi, vespe e faine in deliziosi strumenti di eccitamento. Tutto sta nel vedere quanto lei voglia condividere la cosa con te, e quanto invece voglia fare una cosa in solitaria.Nel primo caso scoprirete bellissimi momenti, nell'altro invece non ti rimangono che due scelte:
1 - la lasci
2 - ti medichi le punture di spilli e spilloni che ti vengono conficcati, a qualcuno piace, non a tutti però.
Alla base di tutto ci deve essere comunque rispetto e complicità.
Yin

carlos ha detto...

Benvenuti,
sono onorato della vostra presenza
e dei vostri complimenti.
Credo abbiate centrato il nocciolo del problema:
rispetto e complicità.
E secondo voi c'è rispetto e complicità
se quasi ogni volta che usciamo insieme capita che:

con me a lato e in presenza di altre persone
un suo caro amico dica che vorrebbe baciarla e lei non dice niente;

con me a lato e in presenza d'altri parli
per un ora con l'ex (?) amante con cui è stata
ancora all'inizio della nostra storia;

in presenza mia e di molti nostri amici e conoscenti si lasci abbordare da un tizio
piuttosto sbronzo e piuttosto rozzo, che per una buona mezzora le alliscia la schiena con una mano, e non riesca a mollarlo;

ecc ecc.

Poi pure di me le può capitare di essere gelosa,
a volte basta che incroci uno sguardo...
Poi dice di amarmi e lo sento.
Poi è la donna più "sessuale" che abbia mai incontrato e vorrei non si ponesse limiti.

Però...