giovedì 25 novembre 2010

E ora basta con la poesia

E ora basta con la poesia!

Ora figa,
sì, ora figa, cazzo, culo, tette...

Pompini, inculate,
eiaculazioni più o meno moleste,
doppie penetrazioni,
gang bang e dilatazioni,
senza dilazioni.

E poi sperma a volontà,
come fosse champagne.

E facce, gambe, grembi
inondati
da succo d'uomo.

Due uomini e una donna,
due donne e un dildo,
tre uomini e una gamba,
questo meglio no.

Labbra assetate,
lingue assatanate,
e poi fighe e ancora fighe,
fregne tutte diverse,
la mora, la rossa, la bionda
e la pelata.

Capezzoli turgidi
e cappelle gonfie,
labbra vogliose,
quelle grandi e quelle piccole,
cazzi a volontà.

La bocca, il culo, le tette.
Buchi da riempire,
sperma che cola.

Che altro volere?
Basta con la poesia.












Cosa vuole questa bocca...

Cosa vuole questa bocca
che io non possa darle.














Per certe cose ci vuole un certo,
come dire, savoir faire.

Stile, eleganza, gusto
non guastano mai.

Poi, si sa, dipende sempre
da cosa uno vuole.















Ah la donna dei desideri,
così carina e birichina...

Una vita a sognarla...

Diventa tua se la vuoi.
E lì per te,
ricorda:
se non la scopi tu
la scopa un altro.

No no, certo che la vuoi,
ma poi,
come si dice,
diventa una cosa trita e ritrita.

La solita minestra.

Non sono mai sazi
certi uomini.

I porci.

Hanno in casa la dolce mogliettina...















Un zuccherino...

Però l'uomo si sa,
è uomo.
E' pure banale dirlo,
è quasi scontato.

L'uomo è cacciatore!

E se anche ha in casa
la sua delizia,
proprio non ne può fare
a meno.

Aspetti Penelope,
io sono Ulisse,
ho appuntamento
con la maga Circe.













Quella gentile signora,
la vedo di nascosto,
al tramonto, per un'ora.

Perché poi, più tardi,
mi aspetta la vicina.
E certo la dolce metà
non sospetterà mai.
Le ho sempre detto
che è così bruttina.















Con quegli occhiali...
ma sapeste che pompini!

In certi momenti
le si appannano le lenti,
non ci vede più
e monta la passione.

E ancora non vi ho parlato
della sua migliore amica.

Sapete, mi ha sempre
guardato strano.
e io niente, l'amicizia è sacra!

Però poi sapete...
com'è il detto:
l'uomo non è di legno.

Lei è una vera porcellina.















Ho rotto gli indugi. L'ho chiavata.

E l'amica d'infanzia?
Non si può essere senza cuore,
non l'ho mai scordata.

Dopo tanto tempo
mi piace ancora frequentarla,
anche ora che è felicemente maritata.















Chissà di chi è il bel bambino.

Certo troia è troia,
ma le voglio tanto bene.

Sa fare di quei lavoretti
con i piedi.















E' rilassante.
Fa bene a lei,
fa bene a me.

Perché per altri
lavoretti preferisco
mia cugina.

A sapeste, mia cugina...












A volte penso sia pure
ornamentale.

Tornando a mia cugina,
be', ha un sacco di tempo,
un marito dedito alla professione
e si annoia un sacco.

E' anche un po' troia.













Che c'è di strano,
quando sono infoiato
mi piace scrivere in inglese.

Le avventure sì,
qualcuna,
qualche volta,
sapete, ho vicina una spiaggia
di naturisti.











Che vi devo dire,
in certe cose
ho un grande appetito.















Per non parlare del lavoro, poi.

In ufficio devo ammetterlo,
ho una brava segretaria.

Mi aspetta sempre
in una certa maniera.












Un grande classico si dirà.
E che ci volete fare?
Non volevo essere così banale
e, giuro, ho cercato di resistere.

Ma sì, resistere,
sapete, sono ammogliato.
E comunque,
il detto è appropriato,
la carne è debole.

Debolissima certe volte.

Ho le mie debolezze lo confesso.















A volte passa una per la strada...
E io, non so come, la seguo.

Farò bene?













Farò bene o farò male...
E' l'istinto.

Si sa, tira più un pelo...
Anche quando di peli non ne ha.

Mi tira sempre.

E quando mi tira
devo in qualche modo sfogarmi.












Una vera goduria!

Non so resistere
al piacere.

E a mia moglie
non faccio mancare niente.

Penelope
è in casa che mi aspetta.












Con casti pensieri.














A casa, come una buona moglie,
mi aspetta,
assai ben disposta.












Timida. Vereconda.
Fedele.















Ho detto fedele...
(sempre questa cazzo di carità
verso gli immigrati,
stessero a casa loro,
con i loro così).















Ho detto fedele cazzo!

Come? Sono finite
le fotografie?

E' rimasta solo questa?











Di lei? Della mia dolce mogliettina?

Occazzi!

7 commenti:

fabrax ha detto...

scatenato

carlos ha detto...

Uh, la svizzera! Di primo mattino...
Scatenato sì....

Sitka ha detto...

sta cazzo di monogamia... come si fa a far sesso sempre e solo con la stessa persona? il "tradimento" è un toccasana per l'amore!
ps. mi piacerebbe sapere in che genere d'amica me infileresti, uhm!

carlos ha detto...

Figurati se non te lo dico.
Allora, come ti infilerei...
Vediamo, ti vedo dietro un bancone, una bella panetteria. E io sono un tuo affezionato cliente e un affezionato amico. ;) Che appena può viene a trovarti, negli orari in cui non c'è clientela. Ti mi fa entrare e richiudi la porta. Io inizio a baciarti e a metterti le mani addosso dappertutto... Nella scollatura, sotto la gonna...

Poi...

Sitka ha detto...

... scusa. ma la porta, non dovresti chiuderla tu e sequestrarmi?

carlos ha detto...

Mi sa che tu non vuoi un amico,
ma un bel rapinatore voglioso...

Anonimo ha detto...

Veramente spassoso ed arrapante...mi piace!