giovedì 24 marzo 2011

Pontico



Ai cultori della pornografia oggi gli va male,
si tratta di letteratura, si porge una poesia.
Stia ben lontano chi sbircia col cazzo in mano.
Niente foto di donnine disinibite, neppure la mia.

A voi, persone a modo,
una casta poesia latina, proposta in italiano.



***



Lib. IX, 41.

Pontico, perché non chiavi mai e in luogo della fica
usi la man sinistra come un'amante amica?
Pensi che ciò non sia davvero un male?
Credimi, è un atto criminale,
un gran delitto - lasciamelo dire -
che a stento forse tu potrai capire.
Proprio una sola volta Orazio, sai, chiavò
ed i tre orazi con quella scopata sola generò.
E Marte in un sol colpo e senza farla doppia
dette alla casta Ilia i due gemelli in coppia.
Se l'uno (e l'altro) masturbatore fosse stato
ed alla sola mano avesse lui affidato
lo sporco godimento personale
tutto sarebbe stato speso male.
Ascolta dunque, Pontico, senza paura
il saggio ammonimento di natura:
"Ciò che tu perdi di tua stessa mano
proprio è la vita d'un essere umano".


Marco Valerio Marziale, I° sec. d.C
(trad. di Franco Zagato)




4 commenti:

fabrax ha detto...

chi è quel signore tutto nudo?

carlos ha detto...

Camillo Benso Conte di Cavour!

Fabrax ma ci fai o ci sei... svizzera?

Anonimo ha detto...

tento che mi prendi freddo!!!

carlos ha detto...

Setù... che bello... arriva la primavera...