martedì 22 marzo 2011

Sequenze

Durante le mie atroci scorribande nella pornografia uebb la spada se le canta davvero solo se in presenza di autenticità, di spontaneità. Per questo spesso non tollero gli scenari costruiti e precostituiti. Mi piacciono le pulsioni vere, non quelle finte. E i desideri inconfessabili che trovano sfogo nell'anonimato della platea di internet. Purché siano sinceri. Amo la carnazza, detesto il sesso di plastica. Per questo rivolgo le mie attenzioni all'ambito amatoriale. Aprendo una nuova sezione del mio blog. Sequenze. Immagini trovate sulla rete.




Puttana di strada
( parte I° )







*


( parte II°)





6 commenti:

Anonimo ha detto...

Che gnocca!

carlos ha detto...

Anche se ha la pancetta?

Anonimo ha detto...

Meglio

carlos ha detto...

Eheh...

Kameo ha detto...

A me colpisce la faccia triste della ragazza, come un'operaia alla catena di montaggio.

carlos ha detto...

Anche per me è stato la prima cosa che ho rilevato in questa sequenza di immagini: l'espressione di lei. Però non la sento triste. Mi pare che la sua espressione vada oltre questo sentimento. Io la "leggo" professionale, e l'unico sentimento che trasmette è quello di una appena accennata irritazione, quello di chiusura ad ogni aspetto che non sia meramente tecnico. Ho la sensazione che non le piaccia molto ciò che sta facendo, ma che lo debba fare. Altra considerazione: il maschio è inesistente, se non con quella "piccola" parte visibile. E' lì solo per quello, portato alla bisogna, mi sembra allo stesso modo di come porterebbe a gonfiare dal gommista un pneumatico sgonfio. Soprattutto in questo io trovo molta tristezza.

Io ci sono stato per qualche tempo a una catena di montaggio (nel mio caso si trattava di assemblaggio). Certo anche in quel caso non c'era un clima carnevalesco, però ti assicuro che c'era anche partecipazione, solidarietà e tanta, tanta dignità. Le due cose non sono paragonabili.

Mi è piaciuto il tuo intervento. Grazie.