mercoledì 20 aprile 2011

Oniricus

Meglio del perdersi in fondo all'immobile
Meglio del sentirsi forti nel labile.
(Lieve, Csi, 1994)





Un'altra identità mi ci vorrebbe proprio, più incognita dell'incognito. Dotata di superpoteri. Quelli che donano i sogni, dove tutto è permesso. Altro che Inneres l'indignato.

Oniricus!

Sì, è vero. Ricorda da vicino altri nobili esempi di doppia, mascherata identità, come Fantomas o Totò Diabolicus. Ecco, io voglio una cosa che stia a la spada che canta come Paperinik a Paolino Paperino o, ancora meglio, come Superpippo a Pippo.

Non mi farò di arachidi, ma di profumatissimo, soave loto.

Ricordate: Oniricus! L'uomo di fumo. E di vuoto. E di sogno. Dotato di un particolare superpotere: tramutare la realtà in sogno, il sogno in realtà. La vida es suenyo? A dirlo è Calderon, non Santiago. Marzullik? Oniricus vuole esserne un superamento.

Insomma oggi nasce un nuovo personaggio.

Oniricus.

Tremate dunque donne d'ogni età, nazione, etnia, stato sociale, colore dei capelli e condizione, fremete ordunque al solo sentire il nome di battaglia della spada che canta mascherata e sotto coperta identità dormiente, incipiente, insipiente, indecente: Oniricus... Oniricus... Oniricus...

Tremanti di mani, vene e polsi a me venite, donne, nell'oscurità del sonno... dinnanzi al nuovo profeta scalzo e penitente, indomabile e renitente. Falso monaco tibetano e puttano.

Sono Oniricus e il mio regno è il sogno.


***

Faccio molte cose quando e come mi va. Compreso dormire. Sono molto disordinato e ho un senso del dovere molto labile. Un senso del Tempo alquanto instabile e provvisorio. Quando crollo dal sonno allora dormo, se posso, altrimenti un motivo o l'altro per fregare la notte lo trovo sempre.

Vado a letto tardi di solito, specie se sono solo, come la scorsa notte. Ho fatto fatica a prendere sonno perché fuori il cane abbaiava per la solitudine. (D'abitudine, nel cuore della notte, rompe di molto i coglioni, ma basta un richiamo gutturale e deciso, e quello subito s'azzittisce, e si fa mogio mogio). Tra l'altro era pure luna piena. D'altronde anche a me capita di abbaiare alla luna, per cui lo capisco. Finché non rompe troppo mi sta bene, poi inizio a urlargli di smettere. C'è da dire che, per essere un cane disobbediente (ha pure un qualcosa di asinesco, non saprei dire), smette subito o quasi.

Se poi già dormo non sento neppure le cannonate. Il canide può abbaiare fin che vuole, io sono in un'altra dimensione. Ora, per esempio, sta lì a latrare con gli altri consimili del vicinato. Che si diranno, boh? Chi li capisce i cani. Non sto a sgridarlo ora, ma se sto tra le lenzuola è un altro discorso.

Nel sogno dormivo. Strano eh? Si possono fare un mucchio di cose nel sogno, scalare il K2 o trombarsi Michelle Hunzicher ad esempio. Io no, dormivo. Cioè dormivo e allo stesso tempo sognavo di dormire. Un sogno piuttosto rilassante, non c'è che dire. Rilassato io e rilassato il mio cazzo, che spesso, quando mi sveglio la notte o al mattino, me lo ritrovo invece eretto come un cobra affamato, dolorosamente duro e in tira, che mi guarda supplice con quell'unico occhio languido.

Non è il caso della notte scorsa. Lui, giuro, se ne stava lì buon buono. Sapete come sono i cazzi quando sono mosci, no? Un bozzolo, un batuffolo di carne, un uccelletto che se la dorme sodo pure lui, rannicchiato sulle palle, con cui fa tutt'uno, come in un nido.

Nel sonno, mentre sognavo di dormire disteso tra candide lenzuola, ho sentito una mano. E non era Lei. Perché Lei è lontana, ma torna, torna. E poi non era altro che una mano. Sì, una mano e basta, priva del resto del corpo. Una mano femminile, questo è chiaro, bianca lattea. Forse straniera. Chissà perché straniera? Forse per il candore, o magari per la freddezza. O sì, fredda era fredda, pareva la mano d'una morta.

Sogno di merda si dirà. Attento, ora ti strozza quella mano lì. Non ti fidare, svegliati! No, invece non avevo nessuna paura, anche perché la mano nel frattempo si era intrufolata tra le lenzuola, più o meno all'altezza della metà del letto. E poi, bisogna ammetterlo, era proprio una bella mano, bianca come il terrore dell'ignoto e venata di madreperla. Curata e plastica.

Imperterrita è avanzata camminando su indice e medio fino ai miei fianchi, come in un gioco di bambini. Ho sentito un po' di solletico all'inizio, nell'indugio, poi è risalita decisa verso la meta, affondando dolcemente le unghie di gatta nella mia pelle.

Ha ghermito il nido dormiente la mano fredda, posandosi sopra il bozzolo ancora informe. Senza tenerezza, interessata al dominio, a piantare il vessillo. O forse al teporuccio che il nido emanava.

Le dita si sono allungate cingendo l'insieme che ancora non dava segni di risveglio, nessun sussulto. Col palmo e i polpastrelli cercava il calore del contatto, lieve tentava d'impossessarsi di ciò che a lei mancava, di ciò che più desiderava. Ma restava gelida e nel contrasto si creavano vampe di umidità sensualità. Però il brivido freddo aveva dato la scossa all'ambiente. Un principio di turgore. Si dirà turgore? Turgidità? Be', quello mio era proprio turgore.

Senza furore la mano lieve e innocente ha immediatamente approfittato dell'attimo. A forbice, le lunghe dita di luna hanno diviso il cazzo dallo scroto. Be' se si chiama scroto non è colpa mia. Non è un appellativo bellissimo, scroto. Forse che le due palle non si sono messe d'accordo sul nome?

Già, le famose due palle. Proprio loro. Tutte lì belle srotolate. Perché se nel sonno l'uccello si rannicchia, loro invece si srotolano. Non c'è nulla di strano, sono rotondette. Certo alle volte girano come pale di mulino. Perdono una l insomma, e invece di srotolarsi piacevolmente ecco che prendono a vorticare. In questi casi meglio stare alla larga, e vale pure per me.

Ma non è il caso del nostro sogno, il brivido freddo le ha messe d'accordo e congiuntamente si sono rattrappite. La mano è rimasta contenta, o almeno così pareva in quel tocco lieve che pareva una carezza. Subito ricambiata dallo scroto, ormai unanime nel rattrappirsi ancora di più.

Il cazzo si era ormai destato e si accingeva a diventare grande e vaccinato. Ancora molto assonnato però, percepiva l'estraneità di quella mano. Allo stesso tempo ne era ringalluzzito e disorientato, incerto tra la repulsa e la lusinga.

Ahi, com'è debole il cazzo umano! Così forte e così fragile, uccello implume e maestoso. Mettergli una pipa in bocca sarebbe dileggio, non si tollera questa forma di sacrilegio. Principio sacro è il lingam, principio sacro la yoni. E pace in terra agli uomini e le donne di buona volontà.

A volte l'uccello pare quasi privo di volontà, smarrito, pare aver perso il nido, s'inturgidisce ancora. Ossequioso si leva il cappello. Lieve la mano lo impugna, come farebbe con un pennino.

Pennino a chi? Non si si scrive col cazzo. Oppure sì?

Troppo tardi per mettersi a sciogliere simili dilemmi, la mano non si pone pensieri del genere. Immaginate quella d'Alessandro mentre impugna la spada a Gordio, non la sfiora il dubbio, esegue. ("E a me forse occorreva il coltello che recide, la mente che decide e si determina").

Ma questa è femminile, tenue e delicata mano di signora. Non per questo meno decisa e imperiosa. Del pennino ne fa asta di bandiera. Per il suo bianco vessillo. Lo impugna come Alessandro a Gordio la spada. Con due dita, indice e medio, stira la pelle del membro sino a raggiungere le dispettose gemelle sempre più rattrappite: due ziette, che ogni tanto ricevono una fredda carezza.

Le due dita a forbice svolgono lente il loro compito, incessanti proseguono l'opera di destabilizzazione del cazzo. La goccia scava la roccia. Invece le palle, sotto, fremono come quelle di un torello, sono un tutt'uno adesso. Lo scroto ha la pelle tesa come quella di un tamburo, ruvido e peloso.

Appena la mano si accorge che non c'e ne più per nessuno, che anche l'adolescenza puberale del cazzo è passata, che ormai è ben sveglio, fatto a tornio e in completa erezione, lo afferra stretto e inizia l'opera pia. Avvolto in un manto bianco, freddo come neve, il mio uccello non perdeva il suo calore, ma rendeva incandescente l'elsa. Non per sfida, ma per torbida passione.

In quel momento avrebbe potuto citare i classici a memoria, partire come un razzo missile, pugnalare Cesare e poi anche Bruto e Cassio, cantare come una calunniata spada e sedurre Aglaja per poi abbandonarla. Dico Aglaja, ma potrei dire Aspasia.

La mano forse ignora tutto questo, posa un dito, l'indice, sulla punta della cappella, rosso-viola come le labbra assenti di me che sogno e non mi sveglio. Picchietta addirittura sull'opercolo, una cosa per altro assai fastidiosa. Ora che ce l'ha davanti, bello intostato del suo fulgente turgore, cosa fa? Stuzzica. E non solo. Tende la pelle del membro virile fino al parossismo, quasi a voler sentirne scoppiare la cappella. Che sarebbe il prepuzio, o testa di cazzo. Questo può essere pure un insulto, ma la mano fa di più, è peggio di Behemot. Ora schiaffeggia l'uccello come se si trattasse d'un interrogatorio di polizia, un secondo o terzo grado.

Non può difendersi, schermirsi, e non può reagire, perché quella è la mano d'una signora. Allora ditemi voi se questo è un cazzo. Un atteggiamento insensato direte voi, miei prodi, mie prue e poppe. Da parte della mano. Ma pure del cazzo. Perché non ribellarsi a quella mano morta?

Così è la mia di sinistra a ridestarsi, scaccia l'intrusa, si prende lei la briga e di certo il gusto di fare il servizio giusto. Ma quell'altra non molla, scalcerebbe come un mulo avesse zampe e zoccoli. Fa la zoccola ora, si insinua tra la mano e il giunco, combatte, non molla. Tenace mano bianca.

E' una lotta tra mani ora, combattono per il cazzo. Una lotta immane. Impari. La mano fredda cinge nuovamente il suo trofeo, la coccarda al valor femmineo. La sinistra mia non geme e non si accontenta. Strappa ancora di mano il cazzo, orgoglioso, ma incerto a chi donarsi.

Di nuovo combattono, senza esclusioni di colpi, il vano duello. (Vano? Imperscrutabili sono i disegni del destino. Così fu volere degli dei e non autocombustione quella di Troia fumantina). La straniera pare prendere il sopravvento, fa l'offesa, poi tenta un colpo di mano audace e si rifà sotto col malloppo. Le palle, ormai sullo sfondo, ma sempre intense, non sanno per chi tifare. A che santo votarsi, visto che qui si mescola il sacro col profano.

Trovano un accordo, giungono a un compromesso, finalmente, per far godere quel cazzo intristito. Se lo spartiscono, alla
fredda e bianca mano andrà il manico e alla mia povera sinistra non restano che le umili e silenti palle. E' un patto leonino, si capisce, ma per imperscrutabili motivi la sinistra accetta di buon grado. Come dire, si sacrifica per il bene maggiore. Che sarebbe poi far godere il pennacchio, che sta lì, lui pure muto, e sembra non capacitarsi.

La mano straniera a questo punto della vicenda non si perde in sterili palpeggiamenti, saggia la preda, stringe in una morsa l'asta, si muove prima lentamente poi sempre più rapida, fino al parossismo. Parossismo che non tarda a giungere al culmine. In un tripudio di bianchi fiotti, ecco i vessilli della mano straniera. Vassalli. Lei fa scivolare la punta delle dita sul candido seme sperso. Pollice e indice lo trovano appiccicoso, lo trovano indecente.

Il cazzo si guarda attorno come si guarderebbe attorno la nuvola, e la statua, e il falco alto levato. L'olimpico si sgonfia, si smoscia esausto, appagato. Gli è tornato il sonno al fallocrate. Vuol tornare ad appisolarsi (tu Pisolo, anche stavolta, non c'entri un piffero), magari senza che io dorma sognando di dormire e che poi nel sogno una mano...

Le mani. La mia, la sinistra. E poi quella gelida, bianca, calcolatrice, straniera. Direte voi, che ti frega, il servizietto l'ha fatto. E ora... fanculo no? No, ma come fanculo? Che modi sono, intanto mi ha fatto godere il cazzo. Diciamo la verità, pure quando lo schiaffeggiava un po' godeva, sornione. Poi è la mano di una signora. Ma quale signora e signora, direte voi, è una peste, un'aquila bicefala, le si bruciasse il cuore. No e poi no. Un certo stile anche nel sogno bisogna tenerlo. Una linea, una condotta.

La mano mia sinistra freme, non vede l'ora di saltare addosso all'estranea. Le palle, a dir la verità, se ne sbattono proprio, si risrotolano tutte e riprendono a ronfare beate.

La sinistra si getta al rinnovato assalto, prende di sorpresa la straniera che pare soccombere. Sonore pernacchie, urla e incitazioni si levano da un pubblico per altro assente. Anche il cazzo già russa, se russasse, ma al solito non russa. La straniera alfine si riscatta, sarà stata la frizione, sarà stata l'afflizione, non è neanche più fredda: irata d'ira funesta come un'amazzone si issa sulla mano mia e la costringe alla resa incondizionata.

La mano bianca trionfa.

La mia maschia mano sinistra riconosce il proprio fallo e umilmente porge omaggio alla femminilità trionfante. In un delirio sordo, pigro come la pippa orientale di un certo ex marinaretto, un folle poetastro che farebbe di tutto per non stare tutto il tempo a buttare giù i cappelli della gente per strada.

E' vero, come il fratello mio grande innominato, sepolto vivo in mare, posso sembrare reticente. Ma questo è un sogno e tutto si può dire. Oppure niente.

Magari solo riconoscere che è cosa buona e giusta ciò che dice il saggio: torna a dormire che è tardi, codardo. Anche stavolta hai dato buca alla luna.

Per un figlio primigenio di Lilith, non v'è problema alcuno.




Epilogo e colpo di scena: La sinistra ha stretto la mano alla straniera, che ha mostrato dapprima un certo stupore per la strana cerimonia che si stava apparecchiando. Tra lo stupito e l'interdetto per l'esattezza. Così è stata interrogata in proposito, senza apostrofi ne ipocrisie. Ma tu chi sei? Da quale territorio del sogno vieni, mia bella e bianca e signorile e femminea mano, pure se non più tanto fredda?

Ma dico, risponde quella, cioè la straniera ex freddamano, ma dico, ripete alla sinistra, sei diventata grulla? Non vedi che io son la destra, che t'eri pensata con questo "insomma chi siete? Quanti siete? Cosa portate? Un fiorino." Stavo lì tutta rattrappita, prosegue, schiacciata e pigiata sotto il corpo pesante d'Oniricus, insomma di lui, l'identità segreta. Non sentivo più me stessa, mi pareva non scorresse più il sangue, costretta com'ero sotto quel corpaccione di maschio. (E che maschio poi, aggiungerei io, ma son di parte e mi taccio). Sono venuta fuori e... Tutto sto ambaradan... Per cosa poi?

Insomma la destra, non più straniera, incredibile e fredda, confessato il fattaccio con la giusta erre dei fatali colli emiliani, compunta si risistemava sotto il corpaccione sognante d'Oniricus.


Sogni, dubbi, stati d'animo, mani, il mio cazzo esausto... Nulla più.


***

Ampio apparato di mani e cazzi,
tra cui il sottoscritto.

Nuova edizione, in sordina, dell'Indovinapisello,
IV nel suo genere, io credo.

Stavolta è quasi facile.



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Colonna sonora:


Lieve, versio Marlene Kuntz, 1999 - http://www.youtube.com/watch?v=E91xLvNDdgU


Lieve, Csi, 1994
- http://www.youtube.com/watch?v=nECLM2lzVos&feature=related


La ricostruzione del Mocambo, P. Conte, 1989
- http://www.youtube.com/watch?v=kaLPyDZYmbg


Io sto bene, Csi, 1994
- http://www.youtube.com/watch?v=M702l-fQSDY


Mi ami?, Cccp, 1985
- http://www.youtube.com/watch?v=T1LSI8_qW-I


Non farò mai quello che vuoi, Skiantos, 1979
- http://www.youtube.com/watch?v=MaXPWveXk5Y


Brucia Troia, V. Capossela, 2006
- http://www.youtube.com/watch?v=QaNfVJUfWV8


Non trattare, V. Capossela, 2006
- http://www.youtube.com/watch?v=illCexsX-z8&feature=fvwrel



Caldo, Diaframma, 1988
- http://www.youtube.com/watch?v=F9vf1phwLC4


Tre volte lacrime, Diaframma, 1991
- http://www.youtube.com/watch?v=FGuPAzviTq8&feature=related



46 commenti:

Anonimo ha detto...

io mi lamento che faccio post lunghi...ma i tuoi non li batte nessuno...ripasso con calma quando ho più tempo....un bacio

Anonimo ha detto...

Quanti giri di parole per una sega! Sei il solito politicante che parla in politichese per dire "ve lo metteremo sempre nel culo"

pisolo973 ha detto...

non ce l' ho fatta...fino a metà però ci sono arrivato..dopo ripasso anche io se posso.

carlos ha detto...

Kam, a volte i sogni si fa prima a farli che a narrarli.

Torna, torna...

Un lungo bacio.

carlos ha detto...

Inneres, ti sei calato nella parte dell'indignato vedo. Ti calza a pennacchio, eh? Comunque da come parli si capisce che sei riuscito a leggerlo tutto fino all'ultima minchiata. :))

La tua esegesi ha un suo significato, ma in realtà tutto dipende da empatia, stato d'animo e predisposizione. Oh yeahhh

carlos ha detto...

Pisolo, che te devo di'? Me l'aspettavo da te, caro il mio nanetto perennemente arrapato. Giusto all'altezza della metà puoi arrivare, o a metà dell'altezza. :))

Ps: non ripassare, ti sei perso niente...

carlos ha detto...

Cazzo però, lungo è lungo... c'avete ragione, c'avete.

pisolo973 ha detto...

sei o il 6 o il 17!!
se sei il 9 ti vengo a stringere la mano fino andò abiti..anzi se me lo presti organizzo un festino che faccio un figurone!!

..ah se sei il 7 io sarò pure pisolo ma te ti devi scegliere n' altro nano!!

Anonimo ha detto...

per me sei l'11....quel pelo nero lì mi sembra il tuo.....ahahaha....
ll post è lungo ma ti faccio i miei complimenti molto ben scritto e impostato e difficilissimo da tenere considerando la scarsità di soggetto e luogo...bravo...
smackkk...

PsycoBlood ha detto...

non mi son soffermata sui piZelli..ma mi stan venendo strani pensieri con le tettine della n°18!

ihhihi
(che scema che sono!!!)

:)

Anonimo ha detto...

No, mi son calato nella parte dell'ingrifato

Sitka ha detto...

è l'11.
ti leggo stasera tesoro caro... te sei lungo, sei da legge con attenzione, perché in mezzo ce metti sempre qualche sopresina, sei na belva, te.
non c'ho testa adesso... mi sto arovellando per altro.
un bacio.
ps. Inneres, che te farei! :)

Mariska ha detto...

Para mí, el tuyo es el 7

pisolo973 ha detto...

Aspè mi era sfuggito un particolare..
potresti essere anche la 19..
per quanto sei fiero della tua spada figurati se non le hai chiesto di stenderlo + possibile per guadagnà quei 2-3 millimetri in +..però non mi sembri uno che si depila lì..o almeno lo avresti fatto con + cura....bho
mammamia che fine che ho fatto...a giudicà cazzi..
chi l' avrebbe detto...sto a invecchià proprio!

fabrax ha detto...

è bello dare una mano ad un cazzo in erezione, è come una missione di bontà

Anonimo ha detto...

Hai visto che Dea ha l'occhio fino come il mio?

DEA tesoro se poi vinciamo ci dividiamo il premio...ti va?

pisolo973 ha detto...

xchè dividersi le cose quando esiste la moltiplicazione dei p(e)ni e dei "pesci"?!
basta parlà!!
scusa Carlos ma lo dico per non farti faticare troppo.
Kamala ti avevo scritto una risposta lunga e col cuore ma m' ha dato errore!!
grrrrrrr

Sitka ha detto...

Kamala, con te mi dividerei tutto, pure pisolo te va? ;)

Sitka ha detto...

Pisolo, qua non servono moltiplicazioni... un uomo diviso due è meglio di un uomo moltiplicato per due... per lui, dico... poi dico, siamo io e Kamala mica cazzi ehhh?

pisolo973 ha detto...

oddio aspè fammi leggere bene mi sò perso coi conti..
bhoo in ogni caso io già sò mezzo quindi sarebbe mezzo a testa di lui + 1/4 a testa di me..
vabbè mi tiro fuori che sto a faticà già troppo e....senza fa ncazzo!!
fate tutte le operazioni che vi vengono poi mi raccontate..
oh Dea giuro che anche leggendo lentamente non capisco..no no quello è pericoloso ..quello nel caos mi si ....

Sitka ha detto...

oh madonna... st'omini tardi.
e finisca le frasi pisolo! (darle del lei me gusta)

pisolo973 ha detto...

no no di solito chi mi da del lei nella vita...mi sta sul cazzo.....a me basta un sorriso per passare al tu!!...poi se mi si risponde di nuovo col lei..cerco di sbolognare..
sò strano io!!

non le riesco a finì le frasi...sò timido..
vabbè dai a te lo posso dire...sono ehm..anche vergine!! shhh

Kameo ha detto...

Quoto Kamala, la signora ha buon occhio ;-)

Sitka ha detto...

Pisolo, star sul cazzo fa parte della mia natura. :)
Vergineeeeeeeeeee? ohmioddio st'omo non fa che intrigarmi.

Kameo, scusi se mi metto in mezzo, ma io ho detto la stessa cosa quindi se non dice che ho un buon occhio anche io mi offendo e pure di brutto. :(

Anonimo ha detto...

io l'ho letto tutto tutto, senza ripassare, ho vinto qualcosa?
Considerazioni:
ti parlo di visioni oniriche, e te mi prendi un altro pseudonimo: onirico.Ma ti fanno una sega, e dedichi una considerazione a Pisolo? Cos'è questo rapporto di amore ed odio?
Le foto, una c'è la data e quindi fa molto foto casareccia...Ma ce ne son due che ti assomigliano...Hai i peli pubici permanentati te!

Anonimo ha detto...

Dea: cosa mi faresti?

Anonimo ha detto...

Allora...qui...quando si saprà il risultato finale?

Pisolo...non ti preoccupare...vieni quando vuoi...nel mio blog s'intende...

DEA...dividersi anche pisolo? non amo gli uomini piccini.....quando si paleserà di più ti darò risposta...mica vado alla cieca io?....

carlos ha detto...

Embe', che è sta caciara? Sento puzza di quella peste di nanerottolo. Ormai mi si intrufola dappertutto, pure nell'Indovinapisello.

'Nzomma, abbiamo i risultati e vi dico subito che sono clamorosi! Inusitati! Roboanti!

Ma prima...

carlos ha detto...

Pisolo... pure verginello sei? Ma te pozzino...
E partecipi all'Indovinapisello e vuoi anche venire a stringermi la mano? Niente, non hai vinto, pussa via puffo malefico, me stai a fa' 'n bordello in sta Suburra con tutti sti numeri, e frazioni, operazioni, sottrazioni.

Anvedi questo, mo' è diventato il cicisbeo del blog, tutte lo cercano, tutte lo vogliono...

carlos ha detto...

Levato di mezzo il tappo, si versino fiumi di sciampagn, squillino come da tradizione le trombe di Fallopio, sia festa in Suburra, abbiamo qui il risultato tanto agnognato: era l'11 l'uccello giusto e Kamala e Dea l'hanno indovinato. Direi che anche questa volta è stato un risultato meritato, entrambe infatti hanno scelto quello giusto senza la benché minima esitazione. Due grandi vincitrici dunque. Dea addirittura bissa il successo della scorsa, memorabile, edizione. Kamala è però giunta per prima.

E poiché non si può dividere il premio... appoggio l'opzione di Kamala, davvero saggia.

Ma giacché siamo già in tre, perché non aggiungere pure l'Ingrifato, e facendo una buona azione pure il nanetto cocco de Dea, tanto quello ce se ingrufola comunque. E nell'ammucchiata, perché no, se lo desiderano, vengano anche tutte le altre partecipanti di questa magnifica e spumeggiante e delirante edizione dell'Indovinapisello.

Venga Mariska, venga! No puedes decir que no! Y puedes elegir lo que deseas, por un lado o por otro... (Pero porque pensaste que era el 7, eres muy mala Mariska, me parece que no te invito guapa...)

Fabrax, pure tu so che ti unirai a noi nella grande orgia dell'Indovinapisello. Ma come stai messa in questo periodo? Come parli sboccata, ve'... C'hai le caldane? Vieni, vieni, tanto l'avevo capito che sei una bella porcellona pure tu... :)

Kameo, prima o poi si deve prendere un po' di confidenza noi due, e allora quale miglior occasione... :)

Setuzzola mia bella, con me vinci sempre, pure se alla fine non ti sei espressa... Quali sono le due che mi somigliano con i peli permanentati? :)))
Dai, vieni? Tu mi ispiri... poesia, il nanetto è 'na pippa e come tale...

Psyco, vienci pure tu, non fare la scemotta, molla le tettine della 18, che manco so chi è. :)

Mariska ha detto...

Sé que no soy un experta en pollas
Probé a caso
:-)

pisolo973 ha detto...

Quanto mi piace l' annuncio:
"si versino fiumi di sciampagn, squillino come da tradizione le trombe di Fallopio, sia festa in Suburra, abbiamo qui il risultato tanto agnognato:"

Complimentoni alle due vincitrici, ma non è che sta foto s' era già vista da qualche parte? Sennò stè due mi mettono paura, mi mettono in ansia da prestazione!!

Dove si terrà stò festino??

carlos mò ti dico n' altra cosa che ti farà incazzà..
Lo sa che ci somigliamo proprio io lei??! hihihi

Anonimo ha detto...

Evviva!!!!
E va beh facciamo sta ammucchiata...ma con tutte queste femmine due maschietti, per quanto prestanti, mi sembran pochi, non bastano nemmeno a me!!!!

No pisolo la foto non si era mai vista, o meglio io non l'ho mai vista e non avendo partecipato alle altre mi sono basata sulla foto che ha postato carlos qualche giorno fa dove si vede lui nudo senza il viso....

Vi bacio...entrambi....

carlos ha detto...

Ya sè Mariska, ya sè que no te gustan pollas. Por eso te perdono. Pero que haces? Vienes con nosotros a la grande orgia que estamos aprontando?
Hay mujeres tambien! Pero tu culito en bicicleta... Bueno, venga, y luego vemos...

carlos ha detto...

Piso pisello, mo' non stiamo a montarci la testa... E poi ti pregherei di non instillare dubbi sulla validità di questo pubblico concorso. Già la scorsa edizione, ricordi le contestazioni? Sapessi i ricorsi, le ripicche...

Una vera propria orgia di sesso assatanato, altro che festino, tutti intorcinati a me vi voglio (ma tu sta a un buon palmo...). L'ammucchiata si terrà qua naturalmente, in casa della spada, in via blogspot.

Si accettano consigli di chiunque, se avete maggior esperienza in materia orgiastica, fatevi avanti. La mia è limitata a un misero triangolo tanto tempo fa, per cui...

pisolo973 ha detto...

non avevo dubbi sulla regolarità della gara..era per le elogiare le girls vincitrici..
T'e l' ho detto Carlos..per me va bene anche tutte intorcinate a te..
mi accontento di poco io eh!! mi basta un telecomando e ogni tanto vi mando un po avanti o un po indietro..
bhè neanche io ho tutta st' esperienza...un quasi triangolo ma neanche completamente chiuso nel dopoguerra....
cmq quando volete e se volete avvisatemi un po prima ...che lucido la punta!!

carlos ha detto...

Kamala, che bello che ci stai! Mmmmmm, che ti faccio... Vedrai, vedrai, saranno scintille. Se ti sembriamo pochi ci puoi portare pure il fotografo. O lo teniamo nella camera oscura?
Poi non ti preoccupare che, come sempre capita, arrivano pure gli imbucati. Già quel Pisolo porterà sicuramente gli inseparabili Mammolo, Brontolo e tutti quegli altri nanetti, con magari Biancaneve (quella lì non me la racconta giusta, secondo me è una gran porca). Ho paura che sparga la voce pure tra i suoi cugini puffi, che se ne arrivi qua con Gargamella.

Dai, non fare la preziosa, vieni, sto ancora raccogliendo tutte le adesioni...

Mariska ha detto...

Claro que quiero participar en la orgía
Hay mujeres hermosas y super sexy!

Kameo ha detto...

@ Dea
Chiedo venia madama, mi era sfuggito il Vostro commento preceduto, anche se di poco, da quello di Kamala. Come decretato dall'insindacabile giudizio dell'ospite di casa, meritate entrambe l'ambìto premio e da parte mia divido equamente gli occhi fra le belle signore. Uno a destra e uno a sinistra :-)

@ Carlos
Piano con le confidenze ... che sono timida :-)

carlos ha detto...

Piano, Kameo, piano... sono timido anch'io, sa'... pure per me è la prima volta... :)

Ps: c'hai lo strabismo di Venere? :)

Kameo ha detto...

Ps: c'hai lo strabismo di Venere? :)

Chi, io???
http://images1.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-1/332/33213/54343/JF3-vi.jpg

carlos ha detto...

Dai, carina però... :)))

Anonimo ha detto...

beh allora se c'è tutta sta gente credo che ci si possa divertire...
Comunque...
bel cazzo, come già dissi per tutto il resto che vi sta attorno e bella pure la tua donna...due labbroni da vera ..........
Baci

carlos ha detto...

Grazie Kamala, bella che sei! Lei però non è la mia ragazza, ma una cara e adorabile amica. Lys, ogni tanto ne parlo. Gran bella bocca e non solo. E poi sapeva davvero farmi godere con tutta se stessa...

Baci

pisolo973 ha detto...

Carlos io scappo..
ti auguro una Buona Pasqua se ci credi...Sennò approfittane per riposarti..anzi no...per stancarti + che puoi!!!
ciò bello ci becchiamo la settimana prossima
fabio

carlos ha detto...

Ciao Pisolo, pure se non credo, che c'entra? Auguri a tutti!!! Pure a te, botolaccio. Passatela bene.